La Val d’Orcia, un tuffo nel Rinascimento
“Spazio, luce, ordine. Sono cose di cui gli uomini hanno bisogno, come hanno bisogno di pane o di un posto per dormire.” Così diceva Le Corbusier ed è tutto ciò che avrebbe trovato in Val d’Orcia.
Terra di ammaliante bellezza, dove il paesaggio dai lievi chiaroscuri, dalle forme morbide e sinuose dialoga perfettamente con l’architettura realizzata dalle migliori menti d’Italia, la Val d’Orcia si estende tra le provincie di Siena e Grosseto e coinvolge cinque comuni: Castiglione d’Orcia, Montalcino, Pienza, Radicofani e San Quirico d’Orcia.
La gloria della Val d’Orcia risale ai tempi d’oro del Rinascimento ed è stata plasmata dai suoi ideali, oltre che dal vento. L’armonia, la proporzione, la compostezza e l’eleganza si riflettono nel paesaggio, nei cipressi che verticalizzano la pianura e imitano le vette dei campanili, e le case e le piazze sono a misura d’uomo, accoglienti e i borghi non sono troppo estesi ma intimi, accoglienti. Il tempo si è fermato in Val d’Orcia, è sempre un nuovo Rinascimento qui, nel cuore della regione più ricca e fiorente del Quattrocento, la Toscana. Per questo siamo patrimonio dell’UNESCO. “Spazio, luce, ordine”, e noi, tornando alla citazione, vi abbiamo aggiunto il cibo e un posto per dormire. E rispettando i canoni del borgo e del Rinascimento, abbiamo utilizzato antichi palazzi e edifici già esistenti per realizzare il nostro albergo diffuso, una vacanza che è un’esperienza.
La Val d’Orcia offre una miriade di occasioni di relax, di divertimento, di cultura, di sport, di gastronomia e San Quirico è al centro del cuore formato dai cinque comuni, in una posizione ideale per esplorarla tutta.
San Quirico è a due passi da Montalcino famosa per aver dato il nome al vino, ma è un borgo dalle mille sorprese. Sull’altro versante ci saluta Montepulciano. Ai nostri piedi il bellissimo fiume Orcia e qui e là raggruppamenti boschivi alternati da campi di grano dolcemente ondulati che sembrano un mare all’alba. Il Parco ci abbraccia tutti ed è bello perdersi e ritrovarsi lungo i suoi sentieri, alle terme, lungo la via Cassia inseguendo gli antichi romani, o ai piedi del vulcano Amiata che fa tremare le vene dei polsi, lungo la via del vino Brunello e del Chianti, il nostro orgoglio. Da San Quirico spesso ripartivano i fedeli in viaggio lungo la via Francigena, dopo aver trovato ristoro, mangiato un pasto caldo, fatto un bagno alle terme di Bagno Vignoni.
E poi ancora l’arte e l’architettura, il meglio della storia dell’arte italiana è passato per queste terre e qui ancora, a tratti, vive. Uomo e natura, natura e uomo, una cosa sola, perfetta sintonia. A San Quirico spiccano, sbucando all’improvviso tra i vicoli, la Collegiata, Palazzo Chigi Zondadari e gli Horti Leonini.
La lista potrebbe continuare per pagine e pagine, continuate a seguirci e vi racconteremo ancora le meraviglie della nostra terra. Di qui sono passati papi e grandi signori e oggi siamo noi a rendere voi i veri protagonisti.