Un assaggio della cucina valdorciana
Come disse il geografo francese Jean Brunhes, “Mangiare è incorporare un territorio”, per questo il viaggio, dovunque ci porti, alla scoperta di nuovi luoghi e nuove realtà, non può prescindere anche dalla scoperta del cibo locale: è un modo di fare propria la terra con i suoi odori, i suoi colori, i suoi sapori e il suo popolo.
Oggi vogliamo presentarvi in breve alcune specialità tipiche della cucina valdorciana che vi conquisteranno e vi racconteranno in un morso tutte le meraviglie che potrete vedere.
Iniziamo dagli antipasti: le bruschette sono una vera e propria filosofia di vita. Crostini bianchi, aromatizzati con spezie o aglio, conditi di olio EVO, arricchiti con milza e fegatelli, sono il giusto ingresso al pasto tradizionale, oppure il pansanto, pane condito con cavolfiore, olio e aceto.
I primi sono piuttosto variegati e raccontano la storia semplice della Val d’Orcia. I pici sono una pasta fresca, rigorosamente realizzata a mano con acqua e farina di grano tenero, simile a grossi spaghetti , che può essere preparata con sughi complessi come il ragù all’anatra o semplicemente con le briciole di pane raffermo, rimanendo sempre gustosi. Un sugo tipico è il sugo all’aglione, che valorizza l’aglio, grazie ad una combinazione di sugo di pomodori freschi, un pizzico di peperoncino e di aceto: un piatto per chi vuole sentire il lato forte e deciso della Toscana.
Per gli amanti delle verdure vi è la zuppa di pane, “un’opera d’arte” famosa quanto la strada di cipressi che porta a San Quirico d’Orcia, il cui elemento principale è il pane arricchito da fagioli, ma non fagioli qualunque, bensì i toscanissimi cannellini, a cui si accompagnano altre verdure di campo, senza dimenticare di pasteggiare con un buon Brunello di Montalcino. Non vi fa venire l’acquolina in bocca?
L’elenco delle meraviglie sarebbe lunghissimo, ma passiamo ai secondi piatti. La carne la fa da padrone, anche di rara qualità come la selvaggina. Oltre alla tradizionale bistecca, tra i piatti più estrosi spiccano la scottiglia e la trippa. Il primo è un mix di carni diverse, vitello, pollo, coniglio, maiale, faraona, piccione, cotte con profumi e odori, aglio, cipolla, olio, peperoncino, a cui si aggiunge la passata di pomodoro e che va servito rigorosamente con fette di pane toscano. La trippa invece è cotta in sugo di pomodoro, carota e sedano, aromatizzato con aglio, peperoncino, sale, pepe, olio extravergine di oliva.
Come starete notando, la cucina valdorciana è semplice e complessa allo stesso tempo, si serve dei prodotti della terra e non disdegna anche prodotti piuttosto rari come la faraona e l’anatra o gusti forti.
Vi è venuta un po’ di fame? Bene! Tutto questo e molto altro ancora lo potrete gustare presso l’Antica Trattoria Toscana Al Vecchio Forno, l’esclusivo ristorante del Capitano Hotel Collection.
Altre delizie gastronomiche le presenteremo in seguito.